Respiro

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Respiro

Un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Realizzato da IRENE ’95 Cooperativa Sociale in partenariato con: Az. Ospedaliera Giovanni XXIII di Bari, Centro Famiglie Catania, Cestrim, CISMAI, CIPM Sardegna, Consorzio CO.RE, Progetto Sirio, Save The Children, Terres des Hommes, Thamaia, Koinos, Sinapsi.

PROGETTO RESPIRO
Rete di Sostegno per Percorsi di inclusione e Resilienza con gli Orfani speciali.
La condizione dei cosiddetti “orfani speciali”, i figli e le figlie dei femminicidi, «tanto complessa, quanto ancora sommersa», con «un impatto psicologico devastante» per i bambini orfani, ha riflessi e conseguenze su tutta la loro sfera di vita e coinvolge anche i loro caregiver (in prevalenza familiari delle vittime, ai quali vengono affidati).

La finalità principale del progetto è raggiungere tutti gli orfani speciali con un modello di intervento che tenda alla standardizzazione ma salvaguardi e promuova la prossimità e le relazioni personali, per rispondere adeguatamente ai tre obiettivi fondamentali dell’iniziativa “A braccia aperte”, riferiti a:
• realizzazione di interventi di presa in carico, formazione e inclusione socio-lavorativa degli orfani
• sostegno delle famiglie affidatarie e dei care-giver
• creazione o potenziamento della rete degli attori che a vario titolo si occupano degli orfani.
Con l’attenzione ai necessari e indispensabili percorsi/processi terapeutici e, più in generale, di cura, ma anche all’attivazione delle competenze di resilienza, nella convinzione che è possibile “riuscire nella vita nonostante le avversità”.
Oltre alle attività di presa in carico degli orfani e dei loro caregiver, il progetto intende in primis creare sistema, nel senso di valorizzare l’esistente (a livello istituzionale e del privato sociale) promuovere le opportune sinergie come risorsa indispensabile nella direzione della stabilità e
dell’efficacia.

La strategia complessiva dell’intervento, e la relativa metodologia, è ispirata ai criteri di tempestività, multidisciplinarietà, integrazione, specializzazione, costanza nel tempo; e punta sia alla modellizzazione di protocolli e procedure di intervento, sia alla definizione di buone prassi e linee guida nazionali, sia alla definizione di una Child Safeguarding Policy specifica per tutti i soggetti partners.
Un’azione progettuale fondamentale sarà quella della mappatura del fenomeno degli orfani speciali; non solo una ricognizione quantitativo-statistica degli orfani già presenti sui territori e dei nuovi orfani, ma anche una mappatura “ragionata” degli orfani, dei loro bisogni, delle loro condizioni, di quanti a diverso titolo si occupano di loro e una ricognizione sulla normativa a livello internazionale, nazionale, regionale.

Nel corso del progetto verrà inoltre portata avanti una formazione specifica, mirata e continua, per operatori dei servizi socio-sanitari, dei Centri Anti Violenza e per gli altri professionisti (forze dell’ordine, personale del Tribunale Ordinario e del Tribunale per i Minorenni, legali, insegnanti, volontari delle associazioni, servizio U.E.P.A….) con specifico riferimento al funzionamento traumatico dei minori esposti a violenza domestica e alla successiva perdita di entrambe le figure genitoriali.

Parallelamente sarà condotta una attività di prevenzione e sensibilizzazione attraverso laboratori educativi diffusi: laboratori di prevenzione primaria per bambini (scuole dell’infanzia, primarie e agenzie socio-educative 3-11 anni) con la specifica finalità di promuovere/attivare competenze sulla capacità di chiedere aiuto in situazioni di difficoltà, violenza, maltrattamento, abuso; percorsi educativi per ragazzi ed adolescenti (scuole secondarie di I e II grado 11-18 anni), volti all’esplorazione, all’identificazione e alla messa in discussione dei modelli di relazione basati su stereotipi di genere e dei meccanismi socio-culturali di minimizzazione e razionalizzazione della violenza.
Nel portare a emersione il tema degli “orfani di femminicidio”, il progetto intende promuovere un cambiamento culturale, costruendo insieme ai media e ai comunicatori (anche d’impresa) un’ alleanza che permetta di diffondere un nuovo approccio alla prevenzione della violenza domestica anche attraverso un cambiamento del linguaggio e l’abbattimento di vecchi paradigmi e stereotipi.

CAPOFILA

IRENE ’95 Cooperativa Sociale

Tel. 0818416349

Email segreteria@progettorespiro.org

PARTNERS

Nazionali
CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia)
Save The Children
Terre des Hommes

Sicilia

Associazione THAMAIA Catania

Carmen Bosco 3472967849 – thamaia@progettorespiro.org

Centro FamigliE Catania

Antonello Arculeo 3478822877 – centrofamiglie@progettorespiro.org